Compressione e SAG una differenza importante

19.03.2014 12:08

BASTA CON LE FORCELLE SENZA SAG?


Diciamoci la verità, raramente accade tra gli amici di vedere una forcella con il giusto sag. Questo dovrebbe essere circa il 25% il che significa che una forka da 200 dovrebbe affondare di 4-5cm per il solo fatto che il pilota sia salito in bici.
Ciò che siamo invece abituati a vedere è una forcella che resta praticamente ferma o affonda di un paio di centimetri, mentre l'ammortizzatore si sobbarca tutto il lavoro.
Perchè accade questo? I motivi sono a mio avviso due, il primo è dato dal fatto che nelle forcelle a molla, solo in casi rarissimi vengono sostituite con quelle di durezza giusta, il secondo è una falsa imitazione dei settaggi dei "pro" rider.

Le forcelle dei "pro" sono settate molto rigide per favorire la velocità e limitare gli spostamenti di carico in frenata. Se ogni volta che un pro compie una manovra la forcella si abbassa, gli cambia la geometria, oltretutto raggiungono tali velocità che che sorvolano ogni cosa senza "entrare" nell'ostacolo.
Tralasciando tutte le considerazioni sulla differenza di guida tra un pro e un rider classico, nella nostra testa balena l'idea secondo cui una forcella dura è avvertita come migliore e più reattiva.
Il prpblema è che i pro non ottengono questo rinunciando al sag, lo ottengono con una accuratissima REGOLAZIONE DELLA COMPRESSIONE alle alte e soprattutto alle basse velocità.

Se rinunciamo al sag corretto la forcella non sarà in grado di copiare gli avvallamenti e viceversa tenderà a spingerci in alto affrontando gli ostacoli, rendendo l'avantreno meno stabile di come dovrebbe fino a diventare "ballerino" a seconda dell'entità del problema. Molti accusano di poca scorrevolezza una forcella che semplicemente è troppo dura e desiderano cambiarla con quella dell'amico che è semplicemente ben tarata, quante volte è capitato?

Ebbene il sag è un valore fondamentale, pertanto va rispettato scrupolosamente, solo una volta fatto questo si può agire sui registri di compressione che sono quelli che realmente trasformano la forcella da materasso a tavola a seconda dei desideri del pilota e del percorso.
Un buon controllo delle basse velocità è quello che impedisce alla bici di cambiare assetto in frenata ma che al contempo non faccia perdere sensibilità alla ruota nella fase di inizio corsa, in sostanza non dobbiamo mai perdere grip.
Il controllo delle alte velocità invece si occuperà della fase successiva dell'ammortizzazione, ovvero la gestione degli impatti violenti, la compressione alle alte velocità deve permettere alla forcella del pro di reagire in modo molto deciso all'ostacolo, mentre l'utente medio apprezzerà una forcella che incassi il colpo senza trasferite al pilota la forza dell'impatto.

Rispettando queste semplici regole il vostro riding potrebbe avere migioramenti notevoli, riportateci le vostre esperienze.